In data 31 maggio, 01 giugno e 02 giugno, si è tenuta a Reggio Emilia la VIII assemblea nazionale degli osservatori della giustizia civile.
Il tema dell’assemblea era “il tempo della giustizia e il tempo dei diritti – le professioni legali al servizio delle persone e delle imprese” e ha visto la partecipazione di magistrati, avvocati, personale amministrativo.
Gli Osservatori sulla giustizia civile sono aggregazioni nate spontaneamente in molti distretti giudiziari d’Italia allo scopo di favorire il confronto e la collaborazione tra i soggetti coinvolti nella gestione del processo – magistrati, avvocati, personale dell’amministrazione giudiziaria – e di elaborare e sostenere, nel quadro di un movimento di opinione creato e coltivato al di fuori di ogni logica di appartenenza, determinate scelte operative, pratiche e concrete, ritenute idonee a migliorare la qualità e l’efficienza della giustizia civile.
L’assemblea si è svolta in tre momenti: una tavola rotonda sul confronto tra processo civile tedesco e processo civile italiano; l’organizzazione di gruppi di lavoro su delle tematiche specifiche; brevi relazioni su alcune tematiche giuridiche di attualità.
In particolare, sono stati formati quattro gruppi di lavoro in tema di Processo civile telematico, Ufficio del processo, Famiglia, Europa, all’interno dei quali i diversi operatori del processo si sono confrontati sulle prassi adoperate nei singoli uffici giudiziari e hanno formulato delle proposte operative per migliorare il servizio giustizia.
Il gruppo sul Processo civile telematico si è concentrato su comunicazioni e notificazioni telematiche, notifiche telematiche in proprio effettuate dagli avvocati, deposito telematico degli atti.
Il gruppo sull’Ufficio del processo si è invece occupato della tematica dei tirocini di affiancamento ai magistrati in udienza.
Il gruppo sulla Famiglia si è confrontato sulla nuova legge 219/2012 che elimina qualsiasi forma di discriminazione tra figli legittimi e naturali.
Infine, il gruppo sull’Europa ha affrontato la tematica della rilevanza della giurisprudenza europea nell’ordinamento italiano e degli strumenti giuridici previsti in caso di contrasto tra normativa interna e normativa europea.
All’esito di tali gruppi di lavoro, sono stati formulati dei documenti conclusivi che verranno inviati al Ministro della Giustizia, ai presidenti delle Commissioni giustizia della Camera dei Deputati e del Senato, al CSM, al CNF, all’ANM, all’OUA.
Le relazioni hanno, invece, affrontato diverse tematiche:il linguaggio del processo, ossia un focus sulla modalità di redazione degli atti del processo; la mediazione; la disabilità e l’amministrazione di sostegno; la composizione della crisi da sovraindebitamento; il danno alla persona.