Continua la serie di articoli dedicati a come lavora (davvero) uno studio legale. Sono articoli nati da una considerazione che ho maturato negli ultimi anni, sull’onda delle numerose “richieste mordi e fuggi” di chi, avendo un problema di natura legale, pensa che sia sufficiente telefonare o scrivere all’avvocato per avere un parere su questioni spesso spinose e di difficile chiarimento.

In molti casi si tratta, infatti, di casi che richiederebbero l’apertura di un fascicolo, dello studio di documenti, prove e testimonianze.

Il rischio che corre chi si aspetta un parere legale non basato su questa indagine preliminare, lo ricordo ancora una volta, è quello di compromettere seriamente la propria situazione. Dunque, l’invito è di affidarsi al proprio legale di fiducia con la consapevolezza che, prima di tutto, studierà il caso e le norme, che questa analisi potrebbe richiedere tempo, ma è necessaria per poter formulare un parere davvero utile a chi lo chiede.

Eccoci allora a un caso reale affrontato dallo Studio Legale Palombarini: l’impugnazione di un licenziamento per motivi economici.

Il caso in breve: impugnazione di un licenziamento cosiddetto “economico” (per giustificato motivo oggettivo)

La vicenda nasce qualche anno fa, quando una lavoratrice licenziata dall’azienda per cui prestava la sua opera ci contatta attraverso il sito internet dello Studio Legale Palombarini per un parere legale.

La invito quindi in studio per chiarire la situazione, che appare subito complessa.

In breve: la lavoratrice era stata licenziata, a detta del datore di lavoro, per motivi di ordine economico, ricorrendo al cosiddetto “licenziamento economico”. È così che viene spesso chiamato dai mass media il licenziamento per giustificato motivo oggettivo – per distinguerlo dal licenziamento per giusta causa – che può essere irrogato quando il provvedimento è (o dovrebbe essere) motivato da esigenze di riorganizzazione e di ristrutturazione, per cui le persone licenziate non possono essere riallocate in azienda in un altro posto di lavoro.

Per saperne di più – A questo proposito, invito ad approfondire la differenza fra i due istituti, sul mio sito Avvocato del Lavoro Bologna, dove tratto temi legati al Diritto del Lavoro, fra cui anche quello del licenziamento per giustificato motivo oggettivo e altri.


Dall’analisi dei documenti, delle prove e delle testimonianze, invece, è apparso subito chiaro sia a me che la mia assistita, che la ragione economica nascondesse un quadro diverso.

Abbiamo ritenuto che il licenziamento non si fondasse tanto su un motivo di tipo oggettivo – dunque una ragione economica -, ma che sussistesse in realtà è un’altra ragione e che il licenziamento fosse del tutto strumentale, per nascondere la volontà dell’azienda di disfarsi della lavoratrice, sia perché ritenuta scomoda, sia per motivi personali contro di lei.

Impugnazione del licenziamento secondo il cosiddetto “rito Fornero”

In accordo con la cliente, decidiamo quindi di impugnare il licenziamento – perché, a nostro parere, manca il giustificato motivo oggettivo, addotto per mascherare un licenziamento di tipo ritorsivo -, ricorrendo al cosiddetto rito Fornero: un processo previsto dalla legge Fornero del 2012.

Secondo questo rito, il giudizio è previsto in due fasi: una prima fase d’urgenza e una seconda di impugnazione della prima fase. Insieme, queste due fasi compongono il primo grado di giudizio, al cui termine il provvedimento può essere poi impugnato anche in Corte d’appello.

I tempi sono molto stretti: l’impugnazione deve essere fatta entro 60 giorni dal licenziamento e dal licenziamento alla successiva impugnazione in tribunale non devono passare più di 180 giorni.

Prima di procedere è bene chiarire un punto importante: se il giudice riconosce il motivo ritorsivo dietro al licenziamento, il datore di lavoro può incorrere in conseguenza gravi. Infatti, la sanzione in questo caso è molto più grave di quella prevista in caso di licenziamento “economico” illegittimo. Poiché è come se il licenziamento non fosse mai esistito, dunque l’azienda deve pagare al lavoratore licenziato tutte le retribuzioni e tutti i contributi non riconosciuti.

Dunque, la nostra impugnazione avrebbe potuto avere conseguenze notevoli per il datore di lavoro.

Torniamo ora al caso in esame.

In primo grado, la nostra impugnazione è stata totalmente rigettata dal tribunale, che agiva in funzione di giudice del lavoro. Abbiamo quindi impugnato il provvedimento del giudice.

In secondo grado, il tribunale ha accolto la nostra richiesta di considerare illegittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ma non quello per motivi ritorsivi.

Infatti, perché venga riconosciuta la ritorsività del licenziamento, è necessario dimostrare che il motivo ritorsivo è l’unico motivo alla base del provvedimento. Si tratta però di un’eventualità di difficile motivazione, se il datore di lavoro presenta delle ragioni economiche.

Conclusioni: senza lo studio dei fatti e delle fonti normative, e senza la raccolta delle prove non è possibile far valere le proprie ragioni

Una mezza vittoria, dunque, che non sarebbe stata possibile se prima di tutto non avessimo approfondito tutti gli aspetti della vicenda, e se poi non avessimo avessimo lavorato con rapidità per rispettare i tempi dettati dalla legge per raccogliere prove, documenti e testimonianze sufficienti da presentare in tribunale per argomentare la nostra posizione.

Questo dimostra che non è possibile accontentarsi di una risposta sommaria, quando ci cerca un parere legale.

I miei collaboratori e io siamo a disposizione per una consulenza legale. Lo Studio Palombarini è Bologna in Via Bovi Campeggi, 4 e Padova in Via S. Camillo De Lellis, 37. Potete contattarci al numero 051 581410.
Il primo appuntamento in Studio è gratuito.

Precisiamo inoltre che non è possibile dare una consulenza completa e specifica per telefono, vi invitiamo quindi a contattarci per fissare un primo incontro di persona o in videochiamata (gratuito) con l’obiettivo di valutare la situazione e per poter eventualmente formulare un preventivo di spesa, qualora siate interessati ad affidarvi a noi.