Pubblichiamo il testo integrale della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo nel giudizio promosso da Arnaldo Cestaro contro lo Stato italiano.
Lo scorso 7 aprile 2015 la Corte europea, con giudizio unanime anche se non definitivo, dato che si tratta di una decisione di una sezione semplice, ha condannato lo Stato italiano per i pestaggi e maltrattamenti subiti da centinaia di manifestanti a Genova in occasione del vertice G8 del 2001, con l’assalto della Polizia alla Scuola Diaz (e non solo).
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Pubblichiamo altresì il comunicato stampa emesso dalla stessa Corte in occasione della pubblicazione della sentenza. clicca qui
La Corte indica in particolare la violazione dell’art. 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (“interdiction de la torture et des traitements inhumains ou dégradants”)
La motivazione è precisa e non lascia spazio a dubbi, sia in riferimento all’inesistenza di un reato di tortura, sia riguardo agli ostacoli posti dalla Polizia alle indagini; inoltre la Corte afferma che nessuna responsabilità incombe in concreto sull’autorità giudiziaria per quanto accaduto.
A questo proposito sono in corso delle raccolte firme per petizioni che mirano all’introduzione di una legge che renda identificabile il personale di Polizia (a Genova ed in tante altre occasioni ciò non è stato possibile poichè sul casco di protezione o in altri punti non vi sono segni identificativi dell’agente), le si può trovare in internet.
Anche sulla scorta della fondamentale sentenza di Strasburgo, in Parlamento ha avuto una accelerazione l’iter di approvazione della legge introduttiva del reato di tortura, su proposta dei senatori Manconi, Casson ed altri.
Nei giorni scorsi (pur tra alcuni dubbi e perplessità) la legge è stata approvata dalla Camera, il testo integrale è pubblicato sul sito della Camera http://www.camera.it/leg17/126?tab=5&leg=17&idDocumento=2168&sede=&tipo