Tra le tanti produzioni bibliografiche che si susseguono a partire dalla emanazione della Legge n. 92 del 1992 (La Riforma Fornero), riteniamo importante segnalare l’uscita del testo “Rapporto di lavoro ed ammortizzatori sociali“, editore Ediesse.
Si tratta di una raccolta di saggi redatti di alcuni tra i più importanti studiosi italiani di diritto del lavoro, imperniati su tutte le novità nel rapporto di lavoro intervenute a seguito della citata legge, così come modificata poi dalla legge n. 134 del 2012 (cosiddetto “decreto sviluppo”).
Così come riportato nelle note in calce al testo “né la legge 30/2003 né il c.d. Collegato lavoro (legge n. 183/2010) avevano investito i due capisaldi della condizione lavorativa: la tutela ‘reale’ di cui all’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e le integrazioni salariali di lunga durata. Con l’art. 8 della legge n. 148/2011 la regola della stabilità ‘reale’ del contratto di lavoro a tempo indeterminato (art. 18 Stat. Lav., nella versione ante riforma 2012) poteva essere modificata con un contratto collettivo o territoriale. Con la legge n. 92/2012 si è preferito, invece, ricorrere ad un sistema più tradizionale, distinguendo i casi in cui resta la stabilità reale e i casi nei quali viene reintrodotta la stabilità c.d. ‘obbligatoria’ anche nelle unità produttive con più di 15 dipendenti. Secondo un’opinione diffusa la modifica in senso peggiorativo dell’art. 18 avrebbe una compensazione nella riduzione delle forme contrattuali ‘atipiche’ e nel miglioramento delle tutele di sicurezza sociale. Sono ipotesi, queste, che vengono verificate nel presente volume, salvo poi essere riscontrate sul piano giudiziario.”
Nello specifico il testo affronta il tema dei contratti a termine, di inserimento, di apprendistato, a tempo parziale, intermittente, a progetto; e poi, il lavoro autonomo, l’associazione in partecipazione con associato lavoratore, il lavoro accessorio, il tirocinio formativo, le modifiche alla legge n. 604 del 1966, le tutele avverso il licenziamento illegittimo; la disciplina dei licenziamenti collettivi, le modifiche in tema di processo del lavoro; le nuove forme di ammortizzatori sociali e dei fondi di solidarietà; le misure a favore degli anziani, della genitorialità, dei disabili e degli stranieri; il regime di responsabilità solidale fra committente e appaltatore; il c.d. “apprendimento permanente”; la delega al governo in materia di informazione e consultazione dei lavoratori, nonché per la definizione di misure per la democrazia economica.