lavori forzati

La Corte di Cassazione, con la sentenza 8 maggio 2014 n. 9945, riportata anche dal sito internet www.wikilabour.it , ha statuito che ildatore di lavoroche abbia concorso acausare l’infartoletale di un dipendente persuperlavororisponde dei danni patrimoniali e morali subiti dai congiunti del defunto.

Nel caso in esame il datore di lavoro si era difeso sostenendo, tra l’altro, di non avere imposto i ritmi di lavoro serratissimi ed eccedenti l’orario ordinario osservati dal dipendente, dovuti viceversa al senso di responsabilità di quest’ultimo e ad un suo forte coinvolgimento intellettuale ed emotivo nel conseguimento degli obiettivi aziendali. In proposito, la cassazione ha peraltro ribadito la piena responsabilità del datore di lavoro quanto al modello organizzativo ed operativo adottato nell’esercizio dell’impresa, dal quale possa derivare il superlavoro di uno o più dipendenti, causa dell’evento lesivo.